La Porta sud del battistero di Firenze, in bronzo con dorature (577 x 428 cm), fu disegnata da Andrea Pisano e fusa da Leonardo d'Avanzo con l'aiuto dei rispettivi collaboratori, tra il 1329 e il 1336. L'opera è firmata in alto, l'unica di Andrea a portare tale riconoscimento voluto dall'artista: "ANDREAS UGOLINI NINI DE PISIS ME FECIT A.D. M.CCC.XXX". La cornice a motivi vegetali è invece opera di Vittore Ghiberti, databile al 1453-1466.
Descrizione
La porta è suddivisa in ventotto formelle, disposte su sette file di quattro, con scene inquadrate da una cornice a losanga lobata (anche nota come «compasso gotico» o quadrilobo), che aggiornò secondo un gusto più tipicamente gotico la tipologia dei portali romanici a formelle rettangolari. I quadrilobi sono a loro volta racchiusi in altre cornici quadrate, con il risultato di una continua tensione tra linee rette, arcuate e spezzate. Le formelle sono separate da bordi dentellati e una cornice con rosette alternate a piccole piramidi (che simulano le capocchie dei chiodi nelle porte lignee) e teste leonine agli angoli, secondo un motivo che aggiornava gli spartiti di Bonanno Pisano[3].
Le prime venti formelle narrano Episodi della vita di san Giovanni Battista, iniziando da quelle del battente sinistro (da 1 a 10) e proseguendo poi nel battente destro (da 11 a 20), mentre le altre otto, nei due registri più bassi, recano personificazioni delle tre Virtù teologali (da 21 a 23) con l'aggiunta dell'Umiltà (24) e delle quattro virtù cardinali (da 25 a 28), nell'ultima fila di formelle in basso. La doratura, ad amalgama di mercurio, fu applicata ai rilievi delle figure e ai motivi ornamentali dell'intelaiatura[3].
In essa si nasconde un messaggio teologico molto complesso che si può legare alle scene del Battista in vita (battente di destra per chi esce) e in morte (battente di sinistra).
Ricostruzione
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